EIDOO
Sviluppare da zero l’identità di un prodotto? We did it!
settembre 2017 - dicembre 2018 case study completo Cryptocurrency

Il nostro cliente è una startup svizzera creata da un team italiano che si occupa di blockchain.

L’idea era quella di creare un’app dedicata a un target internazionale, non solo esperto, che supportasse diversi tipi di criptovalute e permettesse di effettuare operazioni di acquisto e vendita in sicurezza. In sintesi, un'app di criptovalute non per soli nerd!

Semplicità e pulizia dell'interfaccia: il carattere distintivo dell'app Eidoo
Semplicità e pulizia dell'interfaccia: il carattere distintivo dell'app Eidoo

I founder, ognuno specializzato in un’area (finanzia, tecnologia e sicurezza) avevano un’idea di impresa sulla carta e volevano farla evolvere in un prodotto che fosse usabile e capace di comunicare a un vasto pubblico, internazionale e dalle competenze digitali diversificate. Ci siamo trovati di fronte ad un problema comune a molte startup basate sulla tecnologia: l’app non sarebbe stata una delle emanazioni del brand (come, ad esempio Nike training, l’allenatore brandizzato Nike) avrebbe incarnato il brand essa stessa. Insomma, una sorta di whatsapp delle criptovalute.

Come primo passo abbiamo attivato un percorso di ricerca che ci ha permesso, in poco tempo, di

  • entrare nel dominio - il mondo delle criptovalute, sia a livello finanziario che “tecnico”
  • testare l’allineamento delle persone rispetto al brand e alle aspettative sul prodotto.
Attività di naming per l’app: un nome incisivo e internazionale

Definire il nome adatto al contesto è il primo passo per distillare un brand

Le attività passo per passo

Attraverso diverse attività (le dualità, interviste e meeting con CTO e CEO) abbiamo iniziato a costruire, intorno al software un mondo di senso raccogliendo insight sull’identità del brand.

Dualità e interviste per una brand identity condivisa

Il primo momento è stato quello della ricerca; attraverso attività gestite da noi e interviste brevi alle persone chiave siamo riusciti a comprendere il punto di vista del cliente e quanto fossero allineati o meno sull’idea imprenditoriale.

La dualità è un’attività di ricerca che aiuta il team di lavoro a riflettere sui temi e sui concetti chiave in un ambiente neutro in cui ognuno di loro possa esprimere il suo punto di vista. Le dualità sono, sostanzialmente, due concetti non in antitesi tra loro, posti agli estremi di una retta che rappresenta un’affermazione di cui i concetti duali sono il completamento. I partecipanti all’attività sono chiamati ad esprimere il proprio orientamento tra i due concetti. Se il tema fosse, ad esempio, il tempo meteorologico preferito per una gita in barca i concetti, non antitetici, potrebbero essere sole e vento.

Presa dunque l’affermazione in oggetto (il tempo migliore per un’escursione in barca) ognuno può:

  • posizionarsi in mezzo ai due concetti segnalando che hanno uguale valore;

  • spostarsi decisamente verso uno dei concetti (limitando in questo modo il valore dell’altro);

  • tendere ad un concetto ma senza estremizzare la propria posizione.

Le dualità permettono di comprendere come orientare le scelte progettuali, di verificare (o riflettere) l’allineamento di tutte le persone coinvolte e di sviluppare un dizionario comune.

Unendo i risultati delle dualità con le interviste siamo riusciti a costruire una mappa comune di bisogni e obiettivi e a smussare (in vari, intensi confronti) le posizioni più distanti.

Il dizionario controllato e il bilinguismo di Eidoo

Parallelamente abbiamo iniziato a raccogliere i termini che il team interno utilizzava per “chiamare le cose”: in alcuni casi venivano utilizzate parole diverse per esprimere lo stesso concetto altre volte una parola assumeva più significati. Abbiamo costruito un primo dizionario controllato, un prontuario di termini ed espressioni complesse che ci permettesse di comunicare tra di noi sapendo sempre di cosa si stava parlando. Abbiamo elaborato il dizionario in italiano ed in inglese, aggiornandolo in entrambe le lingue quando necessario. A partire da sconvolgenti rivelazioni riguardo al nome scelto (lo sapete che dice di Eidoo Urban Dictionary?!) fino ai post sugli account social del brand, abbiamo perseguito la via del bilinguismo; questo ci ha aiutato a comunicare e ricevere feedback da tutto il mondo e a progettare spazi che avessero una struttura adatta a ospitare frasi in inglese e frasi in italiano senza modificare il design dell’app.

Il dizionario controllato ci ha permesso di includere nella coprogettazione tutte le figure coinvolte nello sviluppo dell’app (sviluppatori, content manager e social media manager, i consulenti finanziari) fino alla realizzazione del prodotto e alla sua comunicazione verso l’esterno a partire dalla brand identity.

Un design system su misura

Stabilito il controllo sul linguaggio, abbiamo iniziato a costruire il design dell’app, creando un prodotto stabile, in cui tutte le dinamiche fossero comunicate in modo chiaro e comprensibile sia per gli utenti che tra i team coinvolti. In particolare quando gli sviluppatori si sono accorti che avevamo costruito un mondo di senso, ci hanno permesso di inserire il linguaggio all’interno dei file di traduzione integrati nel software. Questo aspetto è stato un po’ la chiave di volta del lavoro: partendo dalla creazione del linguaggio siamo arrivati alla condivisione di una modalità di lavoro comune a tutti i settori. In questo modo, oltretutto, abbiamo superato l’iniziale gap di comunicazione e reso il flusso di lavoro più stabile e meno ambiguo.

Durante tutto il progetto (durato circa un anno e mezzo) abbiamo lavorato in sinergia con il team di sviluppo con cui abbiamo definito un processo di lavoro parallelo, con molti momenti di confronto sia in presenza che da remoto.

Questo dialogo ci ha permesso di:

  • procedere in maniera fluida nella creazione dell’app sia dal punto di vista del design che da quello dell’implementazione;

  • di identificare in maniera chiara compiti e responsabilità. In particolare abbiamo creato un gruppo di lavoro unico da team separati (UX, UI, sviluppo e finanza) in cui fossero chiari il ruolo e le caratteristiche di ognuno;

  • capire che tipo di figure professionali dovessero essere integrate nella startup e quali potessero invece essere “attivate” solo in alcuni momenti.

Lavorando in sinergia abbiamo sviluppato un prodotto di qualità, fruibile da un pubblico internazionale con diversi livelli di competenza digitale e soprattutto abbiamo guidato il team di Eidoo come parte del gruppo, dalla nascita della start up alla creazione di un’azienda che ha raccolto il testimone del design (il design system) dando vita a un team interno di designer.

Il momento del passaggio è stato per noi una grande soddisfazione; il nuovo team di design ha “stressato” il nostro design system creando il nuovo sito web di Eidoo e curando alcuni progetti collaterali come un magazine sul mondo crypto. Insieme abbiamo definito nuovi elementi e stabilizzato il sistema.

Il percorso di lavoro è stato pensato specificamente per Eidoo; abbiamo lavorato con loro per fare in modo che il cambiamento e i nuovi processi di qualità si sviluppassero all’interno. Il prodotto creato, l’app di Eidoo, è design driven; il design ha guidato l'evoluzione e la crescita dello stesso.

L’adv per il Wall Street journal: oltre 16.000 installazioni in un solo giorno Il mockup: guida a testi e design per gli sviluppatori

Una leadership condivisa

Il periodo in cui abbiamo lavorato per (e con Eidoo) è stato intenso ma anche estremamente soddisfacente. Le attività di design leadership ci hanno insegnato davvero molto. In particolare abbiamo imparato come possiamo integrarci con team molto diversi da noi, sia per dimensione che per ambito professionale, ottenendo il massimo dalla collaborazione.

Dare vita ad una leadership condivisa in cui ognuno, sulla base delle sue competenze è “responsabile” di un settore, è impegnativo ma contribuisce a creare aziende solide, con dipendenti affiatati e responsabili nonostante le differenze. Una leadership che abbiamo ottenuto (e che sta continuando nel tempo a dare risultati) non solo attraverso l’uso di strumenti collaborativi (pur importanti per l’organizzazione) ma con pratiche, grazie alle quali il team interno è sempre consapevole del lavoro di tutti i suoi membri e riesce a valorizzare e comunicare il proprio in modo efficace.

Per ottenere questa leadership abbiamo avuto un importante alleato: un buon design system che ha permesso al brand di avere una propria immagine riconoscibile durante tutta la sua “vita” (anche nel caso di redesign) e a tutti i team che si sono avvicendati di avere un dizionario condiviso di elementi da utilizzare per mantenere coerenza e accompagnare il prodotto o servizio dall’idea di business all’incontro e alla fidelizzazione dei suoi clienti.

La strada del cambiamento che abbiamo tracciato con Eidoo ha visto protagonisti alcuni tool gestionali, ma soprattutto una buona governance che si è irradiata dal CTO a tutti i team coinvolti, generando coordinazione, comunicazione e unità di intenti. Questo è stato possibile perché abbiamo messo al centro due aspetti per noi fondamentali: i contenuti e l’aspetto visuale, di design. Pensarli fin dall’inizio come due pilastri fondamentali e inscindibili è la chiave di volta del nostro lavoro, che ci permette di operare a livello micro e macro ma tenendo sempre un terreno comune di dialogo e comunicazione, design e contenuti si devono sviluppare insieme per poi ottenere un buon risultato, una pratica che si trova alla base del nostro servizio di design leadership.

Il lavoro con Etnograph è stato decisamente intenso: ci hanno aiutato a discutere tutti gli aspetti che davamo per scontati. In più sono riusciti a mettere in comunicazione tutti i team coinvolti nel progetto, creando l’ambiente ideale per lo sviluppo del brand e dell’app.

— Marco Polci, Former CTO di Eidoo

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